Stefano Covri

1968, Brionvega Cubo rossa sintonizzata sul canale tre, mia madre che cuce con la sua Singer, io che picchio sui tasti di un piccolo piano a coda giocattolo che emette tintinnanti note casuali che si intrecciano con il concerto per piano solo trasmesso dalla radio e con la sezione ritmica creata dalla macchina da cucire.

1976, chitarra acustica Cimar rosso sfumato, battipenna con fiori e uccellini, accordi di Alice di De Gregori. Cesare è perduto nella pioggia, io perduto per sempre in un viaggio nelle note e nelle parole  iniziato, forse, otto anni prima; viaggio che ancora continua.

2008, Ostello del Buon Riposo, un amico, dei fogli bianchi, una penna, un editore coraggioso, o folle a seconda dei punti di vista. Nasce Delitti e Canzoni; il viaggio prosegue anche in punta di penna.

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