“Ma questo Acqua che porta via è quasi un romanzo storico perché intercalato da continui e suggestivi flasch back temporali che seminano indizi per i lettori più scafati. E infatti si riparla della pianura padana, si risale all’anno 1919 quando una serie di brutte morti misteriose avevano messo in fibrillazione il contado nella valle dell’Olona. Uomini e animali erano stati contagiati da un morbo letale. E l’ingegner Flumani, convocato dal “Consorzio del fiume” per indagare e trovare il bandolo di quella pestilenza, dovette fare i conti con le bugie, i silenzi, le superstizioni e le paure della gente.”
E’ un brano dell’interessante recensione scritta da Patrizia Debicke van der Noot sul romanzo di Fabrizio Canciani, pubblicata sul sito di MilanoNera. Per leggerlo tutto cliccare qui.