A breve in libreria

“Venezia 1902, i delitti della fenice” di Davide Savelli, in libreria tra una decina di giorni.

Rintocchi di campana, assordanti, fanno vibrare le pareti del Paròn de casa: polvere e luce; rumore e stordimento. Poi, un colpo veloce e potente con la mano sottile, come la beccata di un predatore, spinge uno dei due nel vuoto.

Il ragazzo cade in un annaspare disperato, senza voce, senza forza per gridare. Lo sguardo alla ricerca di un perché, rivolto lassù, in alto, verso la silhouette controsole dell’amico che si lascia avvolgere, beato, dalla luce.

Visto così, il suo profilo è quello di un rapace.