Contorni di Noir intervista Davide Savelli

Antonia del Sambro intervista Davide Savelli, autore di “Venezia 1902, i delitti della fenice”. Ringraziamo lei e Contorni di Noir che l’ha pubblicata.

Benvenuto, Davide. Ti chiedo subito perché la scelta di ambientare il tuo romanzo nel 1902 e da dove hai tratto ispirazione per la storia
D.: Ciao, grazie per la recensione e per questa opportunità di parlare del mio libro.
Diciamo che la scelta di ambientare il romanzo nel 1902 era obbligata, perché una delle cose che volevo assolutamente raccontare era un evento realmente accaduto il 14 luglio del 1902, ovvero il crollo del campanile di San Marco, a Venezia. In effetti a me piace raccontare e ricostruire fatti storici, lo faccio da diversi anni per la televisione, attraverso i miei documentari e programmi. Quello che mi capita è che, leggendo e studiando, mi appassiono ad alcuni eventi, a volte di portata storica e a volta assolutamente marginali, quindi mi viene voglia di approfondire l’argomento, di saperne di più, e poi comincio a pensare a come divulgare quello che scopro, con quale formula, quale linguaggio e così via. In tutta onestà non so dirvi precisamente cosa mi ha spinto a innestare su questo evento storico un racconto noir, forse avevo voglia di provare una strada differente dal documentario o dal programma di approfondimento televisivo, e l’idea di lavorare a una storia di pura finzione, che potesse intrecciarsi al racconto propriamente storico mi sembrava una sfida stimolante. E il noir è un genere che mi piace e che mi sembrava potesse amalgamarsi bene all’evento del crollo.

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