Qual è: Tecla Dozio intervista Regina

Qual è

Il romanzo che avresti voluto scrivere tu

Francesca – “Le memorie di Adriano” di Marguerite Yourcenar, non per niente mio figlio si chiama Adriano. Un romanzo capace di parlare di un uomo e della sua vulnerabilità pur nella sua forza storica. Un mondo che rivive e un nome della Storia, quella che si ripete astratta fin dalle elementari, che esce dal passato presentandosi con tutto il suo essere umano.

Marina – “La macchia umana” di Philip Roth per la grande capacità di scandagliare l’animo umano e le complesse relazioni fatte di sensi di colpa, immenso amore materno e incapacità ad accettare le

proprie condizioni socio-esistenziali.

Marzia – “Come pietre nel fiume” di Ursula Hegi. E’ la storia di Trudi, nana e bibliotecaria nella Germania nazista. Trudi incarna una diversità che il nazismo considera un’offesa alla propria razza, ma non si lascia coinvolgere nella spirale di paura e follia che dilaga nel suo Paese. Presagendo un grave pericolo, nasconde tutti i libri che il regime vorrebbe bruciare, trasformandosi nella custode di quella cultura della tolleranza che sara’ indispensabile alla fine della guerra.

Paolo – ‘Zazie dans le métro’. Sono un fan di Queneau e aspirerei a diventare uno dei suoi epigoni (anche l’ultimo).

Raffaella – “La regina disadorna” di Maurizio Maggiani perchè avrei voluto saper scrivere io la pagina magistrale in cui descrive il tragico incontro tra Camilla e l’elefante Selim nel porto di Genova.